Questa mattina l’incontro di “restituzione” al Presidente Bonaccini del documento con le proposte CNA, sottoscritto pochi giorni prima del voto nel corso dell’assemblea dell’Associazione

Promessa mantenuta. A pochissime settimane dal voto con cui gli emiliano-romagnoli hanno rinnovato la fiducia a Stefano Bonaccini confermandolo alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, si è tenuto l’incontro promesso nel corso dell’Assemblea regionale dell’Associazione che si è tenuta lo scorso 20 gennaio.

Nel corso dell’Assemblea, infatti, davanti ad una platea di oltre 800 imprenditori, tutti i candidati sono stati chiamati a sottoscrivere un “accordo di mandato” contenente le proposte di CNA rispetto a temi cari alla piccola impresa, formulati in un documento redatto dopo un lungo lavoro di condivisione, frutto del lavoro di circa 600 persone tra imprenditori e funzionari dell’Associazione.

Un documento basato sui temi chiave che CNA ritiene distintivi per il buon governo della Regione nei prossimi cinque anni: fiscalità, burocrazia, abusivismo, infrastrutture, politiche del credito, investimenti, internazionalizzazione, competenze, giovani, innovazione, economia circolare e sostenibilità, turismo e valorizzazione del territorio.

Tutti i candidati sono stati chiamati a sottoscrivere, quel giorno, con una firma simbolica l’accordo di mandato di CNA Emilia Romagna. Invito pienamente accolto da Bonaccini che oggi ha potuto “riprendersi” la copia che era stata conservata per il futuro Presidente della Regione.

Nel corso dell’incontro che si è tenuto questa mattina con il Presidente di CNA Emilia Romagna Dario Costantini e il Direttore regionale Fabio Bezzi, sono stati ripercorsi a grandi linee tutti i temi contenuti nel documento, su cui c’è stata totale condivisione e sui cui è già pianificata una comune progettualità, a partire dalle urgenze più stringenti: fiscalità, burocrazia, credito e abusivismo.

Le sfide per il futuro? Un lavoro congiunto da fare tutti insieme, già nelle prossime settimane, per lavorare ad uno scopo comune: sostenere le piccole imprese e favorire la crescita delle nostre economie territoriali.