Il Trasporto Pubblico è stato catapultato dall’emergenza Covid-19 in una crisi profonda, legata tanto al calo degli introiti da traffico quanto all’incertezza delle modalità con cui avverrà la ripresa.

In questo contesto, il trasporto pubblico locale seppur fortemente ridimensionato ha sempre continuato a funzionare, pur nella necessità di dover individuare nuovi strumenti e procedure capaci di garantire un graduale ritorno ad una vita “normale”.

Non è evidentemente possibile pensare ad un futuro delle nostre città dominate dalle sole auto private, come naturale conseguenza dei comprensibili timori dei viaggiatori, indotti dalle necessarie campagne sul distanziamento sociale delle scorse settimane.

Sono, infatti, già tanti i tragitti che possono essere gestiti in totale sicurezza dell’utenza, nel rispetto delle corrette distanze mettendo in pratica le regole e le prassi previste dal trasporto pubblico.

Se il problema centrale del trasporto pubblico, oggi, è quello di cercare il modo per tornare ad essere “certezza” in un momento di oggettiva insicurezza, è proprio ora il momento per attivare processi virtuosi: gestire il contingente per garantire ‘in sicurezza’ le diverse domande di mobilità nuova e, contemporaneamente, procedere senza esitazione a progetti e sperimentazioni per favorire la ripresa.

Questi obiettivi, per CNA Emilia Romagna, devono essere le nuove priorità per il settore.  È necessario partire da una mappatura dei nuovi bisogni con particolare riferimento a tutti gli hub pubblici: ospedali, uffici della PA, aeroporti, aree artigianali periferiche per valutare una nuova modalità di integrazione dell’offerta del trasporto pubblico locale.

Estendere questa modalità renderebbe l’offerta maggiormente coerente con le esigenze di mobilità sulle diverse aree urbane, piccole e micro della nostra regione. Occorre procedere con la definizione di un progetto mirato e unitario sull’intero territorio regionale che possa contare su risorse adeguate e possa contemplare una modalità di integrazione tariffaria legata al mezzo utilizzato aggiungendo alla card MI MUOVO nuovi requisiti idonei al pagamento e alla tranciabilità delle corse effettuate da ciascun utente.

Per questo CNA Emilia Romagna ha presentato il 14 maggio alla Regione Emilia-Romagna e all’ANCI regionale una proposta per mettere immediatamente a disposizione veicoli allestiti per qualsiasi tipologia di utente, distribuiti capillarmente su tutto il territorio e autisti, attualmente in cassa integrazione, idonei al servizio, formati, in regola con le normative di sicurezza.