Il tempo si riduce per i tecnici che si occupano di manutenzione dei presidi antincendio: tra poco più di cinque mesi – il 25 settembre 2025 –, salvo ulteriori proroghe, entrerà in vigore il Decreto 1° settembre 2021, ribattezzato Decreto Controlli. Il provvedimento stabilisce requisiti e percorso di qualificazione obbligatori per tutti gli addetti alla manutenzione ordinaria di estintori, reti idranti, porte tagliafuoco e impianti di spegnimento.

Proroghe finite

Una prima proroga è arrivata con il Decreto MINT 13 settembre 2024, che ha rinviato alcuni adempimenti e aggiornato i criteri di qualificazione. Ma la strada per ulteriori slittamenti appare sbarrata: la richiesta di rinvio è stata bocciata negli emendamenti al Milleproroghe e, a questo punto, l’agenda non dovrebbe più cambiare.

Per le aziende del comparto – e per tutte quelle che gestiscono internamente la manutenzione antincendio – il messaggio è chiaro: iniziare a prepararsi già da ora per non trovarsi in difficoltà dopo il 25 settembre.

Per fare luce sui nuovi obblighi, CNA Installazione Impianti Emilia-Romagna ha organizzato un seminario tecnico dedicato alle imprese e ai professionisti del settore. Al centro dell’incontro, tre parole d’ordine: idoneità, tempismo e opportunità.

  • Idoneità. Solo il personale qualificato potrà operare sui presidi antincendio. Senza il nuovo attestato, le attività di manutenzione dovranno essere sospese.
  • Tempismo. Chi non si adegua in tempo rischia di restare fuori mercato, con potenziali ricadute economiche per le aziende.
  • Opportunità. Il decreto introduce un esame semplificato riservato a chi vanta almeno tre anni di esperienza documentata. Il suo superamento garantisce il Nulla Osta Transitorio (NOT), lasciapassare che consente di continuare a lavorare nell’attesa di completare la qualifica definitiva.

Qualifica personale, non aziendale

Un elemento chiave emerso dal seminario riguarda il perimetro di applicazione: l’obbligo di qualifica è personale, non societario. Vale cioè per ogni tecnico – titolare o dipendente – che effettua manutenzione ordinaria, a prescindere dal settore di provenienza.

Saranno quindi coinvolti:

  • Imprese specializzate nell’installazione e manutenzione di presidi e impianti antincendio.
  • Aziende edili e serramentisti che realizzano o manutengono opere antincendio (porte tagliafuoco, compartimentazioni, ecc.).
  • Qualsiasi impresa che svolga la manutenzione dei propri dispositivi antincendio con personale interno.

Un passaggio decisivo per la sicurezza

Con il Decreto Controlli il legislatore mira a innalzare gli standard di sicurezza e professionalità in un settore cruciale per la prevenzione incendi. La scadenza del 25 settembre 2025 si avvicina rapidamente, è quindi fondamentale che i professionisti del settore si attivino per ottenere la qualificazione richiesta approfittando delle opportunità disponibili come l’esame semplificato e il Nulla Osta Transitorio.