Sono ancora troppe le imprese escluse dai contributi a fondo perduto con il Decreto “Sostegni” varato dal Consiglio dei ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 marzo 2021.

Pur accogliendo diverse sollecitazioni di CNA, quali l’abbandono del codice Ateco come discriminante per l’erogazione degli indennizzi, sono ancora troppe le imprese escluse dai contributi a fondo perduto con il Decreto Sostegni.

Aver mantenuto una soglia per poter accedere ai benefici rappresenta una ingiusta discriminazione nei confronti di migliaia di attività economiche che lo scorso anno hanno subito pesanti cadute del fatturato pur al di sotto del 30% e non percepiranno alcun ristoro.

 

La posizione di CNA Emilia Romagna

“Oggi più del 60% delle imprese con cali molto vistosi dei ricavi, non riceverà nemmeno un euro di indennizzo – interviene di direttore di CNA Emilia Romagna Fabio Bezzi . È apprezzabile ma non sufficiente l’abbassamento della soglia di perdita di fatturato dal 33% al 30%. L’invito che abbiamo rinnovato al Governo e al Parlamento è quello di introdurre una gradualità che preveda la progressiva riduzione del contributo in relazione all’andamento del fatturato dell’impresa. Questo permetterà a molte più imprese di accedere per la prima volta ai ristori, ma anche per questo è fondamentale che i contributi vengano erogati con estrema rapidità”.

La Confederazione ritiene che il Decreto Sostegni non potrà alleviare le enormi difficoltà in cui versano le imprese, schiacciate dalla crisi provocata dalla pandemia, e confida, come ha già annunciato il Presidente del Consiglio, che in occasione della presentazione del Documento di Economia e Finanza sia definito un ulteriore scostamento di bilancio.