“Bisogna lavorare per avere figure femminili di riferimento, quindi role model, puntare alla conquista della consapevolezza di sé, delle proprie scelte, decisioni e azioni, il cosiddetto empowerment, e ottenere l’indipendenza economica, elemento fondamentale per potere raggiungere i propri obiettivi e garantire libertà e sicurezza a tutte. Purtroppo, però, la presenza delle donne a livello apicale, ma anche in tante occasioni pubbliche, è ancora molto scarsa”. Così Paola Ligabue presidente di CNA Impresa donna in occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna.

E gli ultimi dati dell’Istat riguardanti il lavoro femminile ricordano quanto, rispetto alla media europea, l’Italia abbia ancora da fare. Se è vero che si registra un aumento dell’occupazione femminile a gennaio del 2023 (+ 0,2% rispetto a dicembre e +1,6% rispetto allo stesso mese del 2022), le donne occupate, però, sono soltanto il 51,9%, contro il 69,7% degli uomini, con grandi differenze territoriali da Nord a Sud.

È quindi determinante rilanciare e valorizzare l’occupazione femminile, sia attraverso il lavoro autonomo che attraverso quello subordinato, perché il primo passo per conseguire effettive pari opportunità, combattere la violenza sulle donne e innalzare la qualità della vita è il raggiungimento dell’indipendenza economica e una sempre maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro.

Doppio appuntamento dedicato alle imprenditrici iscritte a CNA

Per questo Cna Impresa donna Emilia-Romagna è consapevole dell’importanza del mentoring nell’ambito dell’imprenditoriale femminile e della visibilità delle donne nella vita economica e sociale e, seguendo la filosofia del progetto “Alta quota, la trasformazione del pensiero che ci migliora”, lancia due momenti riservati alle imprenditrici iscritte.

Il 23 marzo 2023 dalle 10.30, trasmesso dalla sede di CNA Emilia Romagna, si svolgerà online il webinar Equal panel per la valorizzazione della donna nella comunità economica, scientifica, sociale, con Natalia Maramotti avvocata ed esperta di equità di genere (iscriviti qui). “Manca equità di genere nel dibattito pubblico gli uomini sono la grande maggioranza – sottolinea Maramotti – La visibilità deve corrispondere alla credibilità, per questo occorre avere un equilibrio nella composizione dei panel, l’equità passa da questo nodo cruciale”.

Il secondo appuntamento sarà il 12 aprile 2023, in presenza tutta la giornata, al The social hub di Bologna, con il laboratorio Parliamoci chiaro! Il pubblic speaking digitale per l’empowerment dell’imprenditoria femminile, con la psicologa Chiara Volpicelli, consulente formatrice di Homus in collaborazione con CNA HUB 4.0. I posti sono limitati. (iscriviti qui). “Sostenere e formare tutte le imprenditrici sul tema del public speaking, fondamentale per la comunicazione, è necessario. Le donne devono essere sempre più consapevoli dell’importanza della comunicazione e servono esempi e figure di riferimento autorevoli anche per ispirare e formare le imprenditrici più giovani”, puntualizza Volpicelli.

Libertà di sognare, le nuove generazioni e il cambiamento possibile

In un mondo in cui la comunicazione, amplificata dai contesti social, attiva dinamiche, realtà, fenomeni di fellowship, casi di mediatici, sapere gestire la presenza e l’arte di comunicare diventa fondamentale per rappresentare l’opportunità economica che lo sviluppo dell’imprenditoria femminile rappresenta per tutti. Testimoniare la presenza delle competenze femminili nei più disparati campi di attività umana, da Chiara Ferragni, a Samantha Cristoforetti fino ad arrivare a  Rita Levi Montalcini solo per citare alcune storie di empowerment femminile noti al grande pubblico, è un esercizio importante che serve a dare esempi, fiducia e punti di riferimento alle nuove e vecchie generazioni sulla possibilità di raggiungere una reale equità di genere anche nel nostro paese, come previsto dai dettami della Strategia della Parità di Genere Europea e Italiana, ma anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza come obiettivo trasversale alle varie misure in esso contenute. La campagna nazionale segue questo principio richiamando la Libertà di Sognare, rivolta in particolare alle nuove generazioni, ricordando la capacità che hanno avuto le oltre 1,3 milioni di imprenditrici Italiane nel trasformare i loro sogni in realtà, dando vita a organizzazioni e storie molto importanti nel panorama economico e imprenditoriale italiano.