Sì, chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di urgenza o motivi di salute.
Fonte: Governo.it
Sì, si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e saranno sempre disponibili.
Fonte: Governo.it
Sì, ma solo per acquistare prodotti rientranti nelle categorie espressamente previste dal dpcm 11 marzo 2020, la cui lista è disponibile a questo link (allegato 1 e allegato 2).
Fonte: Governo.it
Dopo le date di sospensione, è possibile recarsi in azienda solo in casi di assoluta e comprovata esigenza legati alla sicurezza dello stabile e dei suoi impianti (forni, gas, ecc.).
Per recarsi in azienda occorrerà utilizzare il noto Modulo del Ministero degli interni di autocertificazione degli spostamenti dove dovrà essere appunto motivato lo spostamento per ragioni di assoluta urgenza.
- La consegna al domicilio su ordinazione si configura come una diversa “modalità organizzativa di vendita” rispetto alla forma di vendita in negozio; detta modalità (consegna a domicilio su ordinazione) è consentita in questo periodo emergenziale anche alle attività di commercio al dettaglio chiuse alla clientela; quindi non si ritiene necessaria una specifica procedura né altro aggravamento burocratico (SCIA o altro).
- Dal momento che è ammessa la consegna a domicilio anche per attività chiuse, si ritiene che il titolare dell’attività possa recarsi in negozio/sede per organizzare e svolgere l’attività di consegna a domicilio su ordinazione, fermo restando che l’esercizio deve essere chiuso alla clientela.