Giovani: generazione in fuga?

Giovani, calo delle nascite, talenti che volano all’estero e non fanno ritorno. Sono stati questi i temi caldi dell’incontro che si è tenuto ieri a Imola dal titolo “Giovani: generazione in fuga?”. Un momento di incontro e di condivisione su tematiche di primo piano per le imprese e per il futuro economico del nostro Paese. Una riflessione resa ancora più attuale dall’alluvione che ha colpito i territori della nostra Regione, che ha mostrato concretamente come gli squilibri climatici siano una realtà sempre più problematica e in grado di colpire soprattutto le nuove generazioni.

Il Presidente Regionale CNA Paolo Cavini sottolinea: «I dati dicono che in 10 anni abbiamo perso un milione di giovani, occorre attivare assieme le condizioni perché i giovani rimangano e ritornino, ecco perché come CNA regionale abbiamo coordinato la fusione di tutti i nostri enti di formazione per dare su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini, le stesse condizioni  per i giovani, gli imprenditori, perché sono le risorse umane che fanno grandi le imprese».

Paolo Crepet punta sulla passione per il lavoro, mettendola al centro del suo ragionamento educativo: «Una ricerca degli industriali di Brescia rileva che il 90% dei dipendenti lavora senza passione per il proprio lavoro. Come facciamo a aumentare la passione? Dobbiamo iniziare dai genitori, fategli fare le cose ai bambini fategli scoprire la passione del fare, dobbiamo smetterla di assisterli, dobbiamo supportarli e spronarli a fare. Allenare i cervelli è la più grande sfida, occorre intelligenza e la capacità di andare contro corrente. Alla base della realizzazione di sé deve esserci il desiderio. Il lavoro non è una occupazione ma è una passione».

L’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Colla ha rimarcato come la Regione sia attenta al tema e la prima in Italia ad avere fatto una normativa ad hoc:  «Con l’approvazione della legge dedicata ai talenti l’Emilia-Romagna si impegna per attrarre e trattenere i giovani talenti: persone a elevata specializzazione che qui possono trovare un lavoro, un proprio spazio professionale o di ricerca, o intraprendere un percorso di ulteriore, di alta formazione. Lo stesso potranno fare i cosiddetti ‘cervelli in fuga’, per un possibile rientro dall’estero. Giovani che, oggi più che mai, possono trovare lungo la via Emilia nuove opportunità nell’ecosistema regionale dell’innovazione, delle università e del sistema produttivo».

Il segretario generale CNA Nazionale Otello Gregorini: «Dopo gli interventi che mi hanno preceduto sono molti gli stimoli, cerco fare sintesi. Occorre ragionare su due piani, di prospettiva e di contingenza. Di prospettiva, ed è una discussione che ci riguarda tutti come famiglie, scuola e imprese. Se fino agli anni 2000 c’era una considerazione positiva per il nostro mondo, della piccola impresa, oggi non è più così, solo 1 su 10 vuole entrare nelle PMI Tutti a parole ci dicono che siamo centrali salvo poi , quando si fanno leggi pensare solo alla grande impresa. Ma senza di noi il sistema paese non regge, di tutto questo bisogna tenere conto e si deve ricreare un contesto affinché siamo attrattivi e valorizzati per il nostro potenziale. Di congiuntura, abbiamo una mancanza di forza lavoro, cosa possiamo fare? Si può intervenire su due fattori formare e attrarre chi è in panchina, neet e espulsi per varie ragioni dal mondo del lavoro, secondo gestire i flussi di immigrazione che devono essere costanti e governati per inserimenti  di competenze richieste dal nostro mondo economico. Chiudo con un ringraziamento ei complimenti per i 30 anni alla CNA Imola abbiamo bisogno di esempi come il vostro per il nostro sistema organizzativo».

La Direttrice della CNA Imola Ornella Bova ricorda la presenza storica della nostra associazione sul territorio: «30 anni sul territorio e di collaborazione e confronto con le Istituzioni e le forze dell’ordine. Stasera, però,  non vogliamo fare dei bilanci di quello che è stato, ma anzi parlare di futuro e il nostro futuro sono i giovani, la forza su cui dobbiamo fare leva per affrontare le sfide che si presenteranno nei prossimi anni». La convention 2023 è stata un’occasione speciale per CNA Imola che celebra i trent’anni di autonomia: «Abbiamo deciso di ricordare, oggi, questa importante scelta, resa possibile dall’impegno dei dirigenti della CNA e da tutti i collaboratori e dipendenti e dalla convinzione dei tanti associati che hanno colto l’opportunità offerta dalla possibilità di decidere a livello territoriale le scelte economiche e associative, nell’interesse delle aziende del Circondario”. “Nella storia della CNA Imola si riconoscono i percorsi dell’artigianato e dell’imprenditorialità Imolese, delle sue creazioni, delle sue fatiche, delle sue sofferenze, delle sue conquiste e degli sforzi profusi per dotarsi di strumenti di tutela e rappresentanza, capaci di fare crescere il nostro territorio», ha dichiarato il Presidente di CNA Imola Luca Palladino.

Si ringraziano tutti gli associati presenti, la Direzione e la Presidenza di Cna Imola, la Diocesi di Imola per ospitalità e il partner della serata BCCROMAGNA OCCIDENTALE e tutti i relatori.