Le imprese di acconciatura ed estetica sono ancora in attesa di conoscere la data di riapertura. Nel momento più delicato per il comparto, condividiamo il messaggio del Portavoce regionale acconciatori, Morgan Visioli.

In questi mesi difficili, come portavoce regionale e nazionale del settore acconciatura CNA ho avuto modo di partecipare a numerosi incontri con tutte le competenze del sistema CNA al fine di contribuire ad elaborare un protocollo volto alla riapertura in sicurezza delle imprese, alle certificazioni e alla documentazione necessaria, fino ai manifesti informativi per il pubblico.

Azioni fondamentali per rimettere in moto il settore benessere con i giusti criteri per la sicurezza di dipendenti e clienti. Le imprese sono preoccupate per la road-map annunciata dal Governo che avrebbe fissato la riapertura per il settore al prossimo 1 giugno. Se le condizioni sanitarie e gli aggiornamenti sull’andamento del contagio lo consentono, guardiamo con molta speranza alle ipotesi di apertura anticipata, già dal 18 maggio, di cui il Presidente della Regione Bonaccini si sta facendo carico nella relazione con il Governo. Con la consegna alla Regione lo scorso 30 aprile delle “linee guida al protocollo sicurezza per il settore benessere” CNA ha dimostrato che gli imprenditori del settore sono pronti a riaprire in totale sicurezza.

È un fatto molto importante, che rappresenta il primo passo indispensabile per rimettere in moto un comparto oggi profondamente segnato da circa tre mesi di chiusura: per questi imprenditori, la propria attività rappresenta spesso l’unica e indispensabile fonte di reddito. Una riapertura delle attività di cura della persona non solo darebbe un importante impulso al mantenimento dell’occupazione, ma avrebbe anche un indubbio riflesso psicologico positivo dopo questo lungo periodo di apprensione. Infine, ma non secondaria, c’è la questione dell’abusivismo che sta toccando tutte le nostre città e che, come noto, è un fenomeno che sottrae slealmente risorse a chi invece rispetta le regole.

In Emilia-Romagna il comparto acconciatura ed estetica conta 12 mila imprese, di cui quasi il 90% artigiane, che danno lavoro ad oltre 23 mila addetti. Ci troviamo in una fase delicata e occorre che il Governo si muova con decisione e certezza nel confermare quanto prima le modalità di riapertura.