Il disegno di Legge di Bilancio 2020 ha ridefinito la disciplina degli incentivi fiscali previsti dal Piano nazionale Impresa 4.0 con l’obiettivo di sostenere più efficacemente il processo di transizione digitale, R&S e innovazione tecnologica, ecosostenibilità ambientale e competenze connesse alle tecnologie abilitanti delle imprese.
I dati del Piano Impresa 4.0 sul 2017 hanno infatti rivelato che, a fronte di un valore complessivo degli investimenti in beni materiali e immateriali connessi a tecnologie 4.0, pari a circa 13,3 miliardi di euro, di cui 10 miliardi d’investimenti in beni materiali e 3,3 miliardi in beni immateriali, i principali beneficiari degli incentivi 4.0 sono state le medie e grandi imprese italiane con una quota pari al 64%.
Il disegno di Legge di Bilancio 2020 risulta dunque ispirato dagli obiettivi del Piano Transizione 4.0:
- programmazione della revisione delle misure in ottica pluriennale, così da garantire alle imprese una pianificazione degli investimenti 4.0 di medio-lungo periodo;
- modifica dei canali di accesso al mondo 4.0, attribuendo al credito d’imposta R&S un ruolo principale;
- estensione della platea delle imprese beneficiarie verso le PMI e accelerazione dei tempi di fruizione, tramite trasformazione dell’iper e super ammortamento in crediti d’imposta;
- incremento della quota di investimenti in beni immateriali, tramite aumento dell’intensità dell’iper ammortamento e tramite eliminazione del vincolo di subordinazione all’acquisto di un bene materiale agevolabile;
- valorizzazione del made in Italy, attraverso una maggiore attenzione all’innovazione, agli investimenti green e alle attività di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile e arredo e della ceramica;
- attribuzione di un ruolo di primo piano ad innovazione sostenibile, ricerca, sviluppo e formazione.
Di grande importanza anche il potenziamento della Nuova Sabatini: oltre a prevedere un rifinanziamento di 105 milioni di euro per il 2020 (540 milioni di euro complessivi per il periodo 2020-2025), vengono introdotte alcune significative novità, con un forte orientamento all’innovazione tecnologica, al supporto delle aree in ritardo di sviluppo e alla sostenibilità ambientale. Nello specifico, oltre alla conferma del contributo pari al 2,75% per acquisti “ordinari” di beni materiali e immateriali nuovi, viene mantenuta la maggiorazione del 30% per gli investimenti in beni strumentali “Impresa 4.0”, con un contributo che sale così al 3,575%. Vengono, inoltre, agevolate le micro, piccole e medie imprese che acquistano, anche in leasing finanziario, macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, a uso produttivo e a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Al sostegno degli investimenti ambientali è riservato il 25% delle risorse e la maggiorazione del contributo, anche in questo caso, è stabilita nella misura del 30% (contributo pari al 3,575%).
Al seguente link i dati e le infografiche del MISE: https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/Slide_transizione4-0.pdf
È importante considerare che solo a seguito dei decreti attuativi di cui siamo in attesa saranno definite le modalità di accesso alle agevolazioni.
Pertanto, vi aggiorneremo non appena saranno note ulteriori novità!