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Cavini: «Digitalizzazione e sostenibilità al centro delle politiche dei prossimi anni, auspichiamo sostegni ad artigiani e piccole imprese negli investimenti attraverso bandi su misura»

Energia rinnovabile, comunità energetiche, occupazione, legalità e qualità del lavoro, turismo e attrattività sono i temi su cui il presidente della regione Stefano Bonaccini ha puntato l’attenzione durante l’aggiornamento sul Patto per il lavoro e per il clima che si è tenuto il 22 marzo a Bologna. Un documento programmatico che è stato sottoscritto, dopo un lungo percorso di elaborazione e confronto, dalla Regione Emilia-Romagna e da un ampio e diversificato insieme di soggetti economici e attori sociali il 14 dicembre 2020. E è, pertanto, lo strumento per definire gli obiettivi strategici verso cui orientare tutte le risorse disponibili e per condividere gli interventi urgenti e quelli strutturali necessari una ripartenza dell’economia e la società.

E sulle risorse europee l’Emilia-Romagna corre: saranno infatti 87 i bandi e gli avvisi regionali approvati entro giugno, per un totale di 995,6 milioni di euro, quasi un terzo dei Fondi europei assegnati all’Emilia-Romagna con la nuova programmazione al 2027 (più di 3 miliardi di euro). Il sottosegretario alla presidenza della Giunta Davide Baruffi: «Traguardo importante solo dopo un anno, raggiunto insieme a tutto il sistema regionale e alle parti sociali con noi nel Patto per il lavoro e il Clima».

Il patto per il Lavoro e il Clima
Il patto per il Lavoro e il Clima

Con l’occasione sono stati presentati i risultati del monitoraggio delle azioni del Patto del lavoro e del clima fino a ora realizzati. I risultati mostrano un’Emilia-Romagna forte e superiore, su più voci, alla media nazionale, ma Bonaccini desidera fare meglio: «Sul tema lavoro non bisogna calare l’attenzione, mi preoccupa il calo dei consumi, questo è un problema perché mette in crisi il commercio, inoltre è centrale il tema sella sanità». Bonaccini, sostenendo l’impregno per la transizione energetica, ha portato come esempio virtuoso il protocollo d’intesa sottoscritto proprio nelle scorse settimane da CNA con la Regione, Gruppo Hera, Iren Smart Solutions Spa, Confartigianato Imprese per promuovere lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili.

Sulla stessa linea il presidente di CNA Paolo Cavini: «Tra gli obiettivi considerati prioritari durante i confronti che abbiamo avuto con la Regione emerge quello di garantire una crescita sostenibile e resiliente, anche attraverso la promozione di una cultura imprenditoriale che favorisca le imprese innovative di tutte le dimensioni, ma soprattutto le micro, piccole e medie imprese che contribuiscono a rendere la società solida e coesa. Digitalizzazione e sostenibilità dovranno essere al centro delle politiche dei prossimi anni e auspichiamo un piano organico e straordinario che sappia sostenere artigiani e piccole imprese negli investimenti attraverso bandi su misura».

Patto lavoro e clima
CNA al Patto per il Lavoro e il Clima

«Abbiamo a nostra disposizione dei grandi strumenti – conclude Bonaccini – come i fondi europei, anche se rischiamo di spenderli molto presto, ma meglio così che non spenderli mai come fanno in altri territori». Accanto ai fondi europei c’è il treno del Piano nazionale di ripresa e resilienza, «ma speriamo dal Governo arrivino degli aiuti per quei piccoli comuni che potrebbero fare fatica a sfruttare l’opportunità».