CNA Emilia-Romagna Taxi aderisce alla mobilitazione nazionale con un presidio davanti la sede della Regione. L’Assessore al Bilancio Paolo Calvano e il Capo Gabinetto del Presidente della Giunta Andrea Orlando hanno incontrato i manifestanti e si sono impegnati a sostenere con il Governo le richieste del comparto

CNA Emilia-Romagna Taxi, insieme alle altre Associazioni di categoria del servizio pubblico non di linea della Regione Emilia-Romagna, ha aderito allo stato di agitazione nazionale indetto dagli imprenditori del trasporto taxi.

Una giornata di mobilitazione nazionale con l’obiettivo sensibilizzare la politica sul perdurare di un’insostenibile situazione economica che ha colpito il settore e che ha visto il suo culmine nel presidio di protesta organizzato simbolicamente davanti alla sede della Regione nella giornata di oggi, dalle 13 alle 15.

Tra le principali proposte economiche rivolte alle Istituzioni: un sostegno economico specifico tramite la costituzione di un fondo di 800 milioni di euro per il 2021, la sospensione e la proroga di mutui, leasing e finanziamenti, un anno “bianco” fiscale a valersi sino al 2022, la semplificazione delle procedure comunali per l’utilizzo dei voucher taxi, la concessione di un ecobonus per l’acquisto delle auto elettriche sul modello del superbonus 110%, proroga del pagamento bollo auto.

“I tassisti e tutto il trasporto pubblico non di linea – commenta il portavoce regionale del comparto Taxi di CNA Emilia-Romagna, Riccardo Carboni – fanno parte di una categoria tra le più colpite della crisi. Da oltre un anno, sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, gli imprenditori di questo settore, seppure gravemente colpiti sul piano economico e finanziario, sono sempre stati garanti di un servizio essenziale. Nonostante le dimenticanze della politica nel loro sostegno”.

Conferme che arrivano anche dai dati elaborati dal Centro Studi di CNA Emilia Romagna: attraverso l’Osservatorio TrendER, che analizza i dati delle piccole imprese fino a 20 dipendenti, emerge che nel 2020 queste imprese hanno registrato un calo dei ricavi che sfiora il 50% rispetto l’anno precedente (-49,6%) toccando un picco del 74,1% nel secondo trimestre dell’anno.

“Nonostante un alleggerimento delle restrizioni derivanti dal passaggio in zona gialla – conclude Carboni – il mercato non sta ripartendo: questi lunghi mesi di pandemia hanno pesantemente condizionato le abitudini delle persone e serviranno concreti aiuti al settore per poter consentire alle imprese di poter continuare ad operare”.

L’Assessore al Bilancio Paolo Calvano e il Capo Gabinetto del Presidente della Giunta Andrea Orlando hanno incontrato i manifestanti e si sono impegnati a sostenere con il Governo le richieste del comparto.