Secondo la Corte di giustizia dell’Unione Europea la normativa italiana in materia di appalti pubblici, secondo la quale il subappalto non può superare il 30% dell’importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture, non è in linea con le vigenti normative europee.

<<Spero che il nostro Governo – commenta il Portavoce regionale Edilizia di CNA Emilia Romagna, Riccardo Roccatitrovi il modo per andare in deroga rispetto a questa sentenza. Spero in una presa di posizione anche delle opposizioni. Le ragioni della deroga devono tenere conto delle specifiche condizioni del mercato pubblico del singolo Stato membro, in direzione non solo della difesa e tutela delle condizioni di concorrenza ma anche della messa in sicurezza del mercato pubblico da eventuali rischi di corruzione e atteggiamenti illegali>>.

<<Questa sentenza – conclude Roccati mette il nostro Paese di fronte ad un bivio: è giunto il momento di decidere se vogliamo imprese con i requisiti, con capacità, con personale assunto, con mezzi idonei, o se vogliamo imprese senza scrupoli pronte a svendere al massimo ribasso gli appalti pubblici vinti>>.

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