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L’artigianato protagonista delle celebrazioni per i 75 anni del Senato

L’artigianato italiano protagonista dei festeggiamenti per i 75 anni del Senato con un convegno promosso dalla CNA, con il patrocinio del Senato della Repubblica, per ricordare il lungo sodalizio tra le istituzioni e l’artigianato che gode di uno specifico riconoscimento costituzionale.

Presente, in questa occasione di celebrazione, anche CNA Emilia-Romagna con il Presidente Paolo Cavini e il Segretario Diego Benatti.

“L’artigianato è presente nella nostra Costituzione all’articolo 45 comma secondo secondo cui la legge provvede alla tutela e sviluppo dell’artigianato. La legge quadro del 1985 è una buona normativa, ma il tempo ha creato nuove esigenze. Lo sappiamo bene e lo vediamo sul campo ogni giorno. È quindi indispensabile una manutenzione decisa”, riflette Cavini. Che continua: “Ci sono sfide importanti che dobbiamo affrontare: dall’inverno demografico, al passaggio generazionale, fino alla necessità di ripensare parte dei percorsi scolastici e formativi in modo che avvicinino e facciano comprende i valori professionali ed etici del mondo dell’artigianato. Un mondo che riesce a creare coesione sociale, non dimentichiamocelo. Quello di oggi è stato un evento importante che dovremo replicare con tutte le istituzioni e in ogni regione. Un ringraziamento al presidente di CNA nazionale Dario Costantini e al segretario Otello Gregorini e a tutti i relatori che sono stati con noi oggi”, conclude il presidente di CNA Emilia-Romagna.

Il segretario Diego Benatti e il presidente Paolo Cavini di CNA Emilia-Romagna

Il presidente nazionale della CNA, Costantini, e il segretario, Gregorini, hanno auspicato l’avvio di un confronto per aggiornare la legge-quadro dell’Artigianato del 1985. Il vertice della Confederazione ha, infatti, indicato le direttrici per stare al passo con le sfide di oggi e di domani: superare gli attuali vincoli societari e limiti dimensionali dell’impresa artigiana, rimuovere le forzature interpretative che spesso collocano le imprese artigiane in posizione subalterna su diverse attività economiche.

Tra il 2008 e il 2022 il numero delle imprese italiane, infatti, è aumentato ma coloro che hanno avviato una nuova impresa hanno scartato la forma artigiana a causa di vincoli e limitazioni. Dal 2008 le imprese artigiane sono in costante flessione, al ritmo di 40 al giorno. L’inverno demografico tocca anche il sistema delle imprese. Gli imprenditori artigiani over 50 oggi sono il 52,4% del totale mentre nel 2010 erano il 40%. Sostenere l’impresa artigiana significa assicurare spazi e luoghi fondamentali per la formazione e la crescita professionale dei giovani.

Costantini e Gregorini, infine, hanno fatto riferimento al dibattito sul modello imprenditoriale dell’Italia. La micro e piccola impresa rappresenta oltre il 99% del tessuto produttivo, “vorremmo più grandi imprese e player globali radicati nel nostro paese ma la realtà è questa. Purtroppo quando si scrivono norme e strumenti per le imprese il riferimento è quell’uno per cento. L’interesse generale è che l’impresa italiana, a prescindere dalla classe dimensionale, possa essere più competitiva grazie a una cornice normativa, fiscale e finanziaria che sappia cogliere le specificità delle imprese”.

Infine, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, con un messaggio, ha concluso i lavori che hanno visto la partecipazione del Ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del Presidente della Commissione affari costituzionali della Camera, Nazario Pagano, i professori Cesare Pinelli e Stefano Micelli.

Il segretario di CNA Emilia-Romagna Diego Benatti ed il presidente Paolo Cavini
Il presidente regionale Paolo Cavini insieme al presidente nazionale di CNA Dario Costantini

 

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