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CNA incontra il capogruppo alla Camera di FdI, Tommaso Foti

CNA incontra il capogruppo alla Camera di FdI, Tommaso Foti

Il presidente nazionale della CNA, Dario Costantini, e il segretario generale Otello Gregorini hanno incontrato l’onorevole Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di FdI, nell’ambito del ciclo di incontri del vertice della nostra Confederazione con esponenti della politica.

Nel corso del colloquio, in esordio Costantini e Gregorini hanno illustrato a Foti le specificità e le potenzialità di artigiani e piccole imprese in Italia, il loro ruolo di ossatura del sistema sociale e produttivo nazionale. Passando immediatamente dopo a sottoporre al capogruppo a Montecitorio di FdI alcune criticità non risolte nella Legge di Bilancio.

Il presidente e il segretario della nostra Confederazione hanno, quindi, ribadito l’urgenza di sbloccare la cessione dei crediti legati ai bonus per l’edilizia, che rischiano di mettere in ginocchio numerosissime imprese “colpevoli” solo di aver rispettato una legge statale. Quasi 50mila imprese della filiera delle costruzioni – secondo una recente indagine effettuata dalla CNA tra un campione rappresentativo del settore – accusano molte difficoltà e ammontano ormai a oltre cinque miliardi di euro i crediti “depositati” nei cassetti fiscali delle imprese.

La delegazione della CNA ha poi illustrato la nostra proposta per favorire gli investimenti delle piccole imprese mirati a realizzare impianti da fonti rinnovabili per l’autoconsumo di energia. Una nostra analisi ha evidenziato che il patrimonio immobiliare a uso produttivo delle Pmi italiani si può stimare in circa 400 milioni di metri quadri per una potenza di 50mila MW senza consumare suolo.

Ultimo ma non in ordine di importanza, il tema attualissimo e scottante della riforma del Codice degli appalti. Sia pure non manchino luci, nel testo prevalgono le ombre: dalla penalizzazione dei consorzi artigiani al sub-appalto a cascata e all’assenza di meccanismi vincolanti per rendere obbligatoria la ripartizione degli appalti in lotti, specialmente per i bandi di valore più elevato. CNA confida nel confronto con Governo e Parlamento per individuare insieme le soluzioni più efficaci per le imprese, in particolare le piccole, e per l’Italia.

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