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Comunità energetiche: cosa sono e come funzionano

Comunità energetiche: cosa sono e come funzionano

Con le disposizioni di legge emanate in Italia a partire dal 2020 si è compiuto un notevole passo in avanti nel campo delle Comunità Energetiche Rinnovabili, un modello innovativo di gestione dell’energia molto diffuso nel nord Europa. Ciò favorirà la diffusione di energia verde e sostenibile grazie a sistemi virtuosi di produzione, autoconsumo e condivisione dell’energia all’interno
delle comunità.
La transizione verso modi di produzione e consumo più sostenibili è una delle più grandi sfide della contemporaneità. Cogliendo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie i cittadini, le imprese e gli Enti Locali possono acquisire rilevanza nel settore energetico attraverso azioni dirette e partecipate che mirano ad una società più equa e sostenibile.
L’obiettivo delle Comunità Energetiche è quello di non ridurre il consumatore a un ruolo passivo ma di renderlo partecipe attivamente (prosumer) delle diverse fasi del processo produttivo,  godendo non solo di una relativa autonomia ma anche di benefici economici.
La Comunità Energetica è quindi una coalizione di utenti che tramite la volontaria adesione ad un contratto, collaborano con l’obiettivo di produrre, consumare e gestire l’energia attraverso uno o più impianti locali con prezzi accessibili.
Decentramento e localizzazione della produzione energetica sono i principi su cui si fonda la Comunità Energetica che attraverso il coinvolgimento di cittadini, imprese e Enti Locali è in grado di produrre, consumare e scambiare energia in un’ottica di autoconsumo e collaborazione.
L’aumento della generazione distribuita, soprattutto grazie ad impianti fotovoltaici, rende rilevante l’integrazione della produzione e il consumo di energia all’interno di quartieri e distretti con reti di media e bassa tensione.
I vantaggi si possono quindi riassumere in risparmio in bolletta, valorizzazione dell’energia prodotta, agevolazioni fiscali e riduzione degli impatti ambientali.
Con il Decreto Milleproroghe 162/2019 (convertito in legge nel febbraio del 2020) sono state riconosciute le Comunità Energetiche nel nostro paese, recependo la Direttiva europea RED II 2001/2018, che introduce la figura del produttore/consumatore di energia (prosumer).
Le comunità energetiche in Italia possono ottenere un beneficio tariffario per 20 anni gestito dal GSE (Gestore Servizi Energetici), con un corrispettivo unitario e una tariffa premio, quest’ultima pari a 100 euro/ MWh per i gruppi di auto consumatori e 110 euro/MWh per le comunità energetiche.
La normativa prevede che l’impianto oggetto delle agevolazioni debba essere di nuova costruzione, avere una potenza entro 200 kW ed essere collegato alla rete elettrica a media/bassa tensione, utilizzando la stessa cabina di trasformazione per il prelievo e la cessione dell’energia elettrica con la rete.
Le Comunità Energetiche si pongono come nuova opportunità per intraprendere un modello di produzione e consumo dell’energia a Km 0, ristabilendo una relazione con l’ambiente a partire dall’uso di fonti rinnovabili per la realizzazione di un sistema economico sostenibile per le presenti e future generazioni.

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