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Decreto Flussi, programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari

Decreto Flussi, programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari

A seguito della pubblicazione del Decreto Flussi 2022, è stata messa a disposizione la prassi ministeriale che fornisce le indicazioni di dettaglio su tutte le novità introdotte e sulle procedure

A seguito della pubblicazione del Decreto Flussi 2022, è stata messa a disposizione la prassi ministeriale che fornisce le indicazioni di dettaglio su tutte le novità introdotte e sulle procedure per la presentazione delle domande di nulla osta.

Le quote autorizzate sono 82.705 così ripartite:

  1. 1000 quote per i cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero che hanno completato programmi di formazione e istruzione nei Paesi d’origine ai sensi dell’articolo 23 del Dlgs n. 286/1998;
  2. 100 quote per lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado di linea diretta di ascendenza (genitori, nonni e bisnonni), residenti in Venezuela;
  3. 30.105 quote per gli ingressi per motivi di lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto merci conto terzi, dell’edilizia e turistico-alberghiero, meccanica, telecomunicazioni, alimentare, cantieristica navale così ripartiti:
    • 24.105 lavoratori subordinati non stagionali cittadini di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, Guatemala, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.
    • 6.000 lavoratori subordinati non stagionali cittadini di Paesi con i quali nel corso dell’anno 2023 entrino in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria.
  4. 44.000 ingressi a favore dei cittadini extracomunitari che intendono entrare regolarmente in Italia per svolgere un lavoro subordinato stagionale agricolo e turistico alberghiero di cui 1.500 riservati alle richieste di nulla osta pluriennale stagionale , ovvero relative a quei lavoratori che abbiano già fatto ingresso in Italia per prestare lavoro subordinato stagionale per almeno una volta nei cinque anni precedenti e per i quali il datore di lavoro può presentare richiesta di nulla osta pluriennale per lavoro subordinato stagionale.
    La quota complessiva riguarda i lavoratori subordinati stagionali non comunitari di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, El Salvador, Repubblica di Macedonia del Nord, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, Guatemala,  India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Ucraina, Tunisia. Sarà cura del Ministero del Lavoro emanare apposito atto di riparto di tali quote tra le Direzioni territoriali del Lavoro.
  5. 4.400 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno per lavoro stagionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale;
  6. 2.000 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale;
  7. 200 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo rilasciato non dall’Italia ma da altro Stato membro dell’Unione europea da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale;
  8. 370 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro autonomo;
  9. 30 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo rilasciati da altro Stato membro dell’Unione europea da convertire in permesso di soggiorno per lavoro autonomo;
  10. 500 quote riservate a coloro che, in possesso di determinati requisiti soggettivi od oggettivi (ad esempio, per l’avvio di una start-up, liberi professionisti, artisti di chiara fama…) intendono fare ingresso in Italia per motivi di lavoro autonomo.

 

Richiesta di personale

Il decreto flussi 2022 introduce un nuovo adempimento per i datori di lavoro richiedenti un lavoratore straniero residente all’estero: è necessario verificare presso il Centro per l’Impiego competente, prima dell’invio della richiesta di nulla osta al lavoro allo Sportello Unico per l’Immigrazione per instaurare un rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato, l’eventuale disponibilità in Italia di lavoratori con le caratteristiche desiderate.

La verifica va effettuata, da parte del datore di lavoro interessato, tramite la presentazione del modello di richiesta di personale predisposto dall’ANPAL reperibile al link: https://www.anpal.gov.it/documents/552016/1384463/Modulo+richiesta+personale.pdf/3ea9c62a-c11b-d8c7-dd45-974fd11f8f50?t=1674824038149

L’indisponibilità dovrà risultare da una autocertificazione sottoscritta dal datore di lavoro da allegare all’istanza di nulla osta al lavoro. L’autocertificazione da utilizzare è al seguente link: https://www.lavoro.gov.it/notizie/Documents/Modulo-richiesta-lavoro-subordinato-cittadino-residente-extra-Ue-previa-verifica-del-CPI.pdf

 

Indicazioni operative fornite dal CPI di Modena in merito al Decreto Flussi

La richiesta di verifica della disponibilità da parte del datore di lavoro interessato ad assumere un lavoratore straniero, è di competenza del centro per l’Impiego territoriale sulla base della sede dello stesso ddl/luogo di lavoro. La richiesta va inviata via PEC.

La PEC a cui possono essere inviati i moduli per quanto riguarda l’ambito di Modena è: arlavoro.mo@postacert.regione.emilia-romagna.it

È importante specificare nell’oggetto almeno le parole: DECRETO FLUSSI 2022 in modo che le richieste siano immediatamente riconoscibili.

Il modulo di richiesta va firmato digitalmente oppure va allegata copia di un valido documento di identità di chi firma.

 

Decreto Flussi, rilascio del nulla osta e visto di ingresso

Trascorsi 30 giorni dalla presentazione delle domande senza che siano emerse le ragioni ostative, il nulla osta viene rilasciato automaticamente e inviato – in via telematica – alle Rappresentanze diplomatiche italiane dei Paesi di origine che, dovranno rilasciare il visto di ingresso entro venti giorni dalla relativa domanda.

 

Novità rilevante del Decreto Flussi

Una importante semplificazione riguarda la possibilità di iniziare a svolgere attività lavorativa subito dopo il rilascio del nulla osta. Il datore di lavoro, acquisito il documento, dovrà consegnarne copia al lavoratore e provvedere autonomamente alla comunicazione obbligatoria di assunzione, successivamente al rilascio del codice fiscale presso l’Agenzia delle Entrate (sarà il lavoratore che dovrà attivarsi ai fini del rilascio del CF.)

Quanto sopra, anche prima della convocazione al SUI per la firma del contratto di soggiorno.

Va segnalata una peculiarità per i lavoratori già presenti in Italia alla data del 1° maggio 2022. Per loro è stata prevista, infatti, una sorta di sanatoria. Le semplificazioni di cui sopra si estendono anche ai cittadini stranieri che si trovano già in Italia alla data del 1° maggio 2022, per i quali sia stata fatta domanda di nulla osta al lavoro subordinato con i flussi 2021.

Il datore di lavoro, ottenuto il nulla osta, potrà assumere il cittadino straniero senza attendere la verifica della sua presenza in Italia, che verrà accertata dallo SUI al momento della sottoscrizione del contratto di soggiorno (verificando se sono stati sottoposti a rilievi fotodattiloscopici, se c’è una dichiarazione di presenza o qualunque altro documento rilasciato con data certa rilasciato da organismi pubblici). Nel caso in cui la verifica abbia un esito negativo, il nulla osta (e il visto) viene revocato e il contratto di lavoro si risolve di diritto.

 

Flussi di ingresso per lavoro subordinato nel settore autotrasporto

Riguardo al settore dell’autotrasporto, l’istanza di nulla osta è ammessa soltanto in favore dei lavoratori conducenti, muniti di patenti professionali equivalenti alle patenti di categoria CE, cittadini di uno dei Paesi sopra evidenziati che rilasciano patenti di guida equipollenti convertibili in base ai vigenti accordi di reciprocità (attualmente sono Albania, Algeria, Marocco, Moldova, Repubblica di Macedonia del Nord, Tunisia, Ucraina.)

Tali lavoratori, titolari di una patente di guida non comunitaria, potranno condurre veicoli immatricolati sul territorio italiano, a nome di impresa che effettua trasporti in conto terzi, fino a un anno dall’acquisizione della residenza in Italia.

Trascorso un anno, è necessario convertire la patente.

L’impresa che effettua trasporti, ai fini della presentazione della relativa istanza di nulla osta, deve essere: – iscritta all’Albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi (di cui alla Legge n.298/74) della provincia di appartenenza, iscritta al Registro Elettronico nazionale (R.E.N.) di cui al Regolamento CE n. 1071/2009; – in possesso di licenza comunitaria in corso di validità, in caso di trasporti internazionali.

La durata del contratto di lavoro sarà a tempo determinato della durata massima di un anno.

Se, invece, il lavoratore è già in possesso della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC), in corso di validità, la durata del contratto di lavoro potrà essere anche a tempo indeterminato.

In caso di trasporti internazionali l’impresa, successivamente alla comunicazione di assunzione agli Enti competenti e al rilascio da parte della Questura del permesso di soggiorno al lavoratore, dovrà richiedere all’Ispettorato Territoriale del Lavoro il rilascio dell’Attestato di conducente.

 

Invio delle domande

A partire dalle ore 9:00 del 30 gennaio 2023 e fino al 22 marzo 2023 è disponibile l’applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda sul Portale servizi del Ministero dell’Interno.

Per l’assistenza e presentazione della pratica è possibile indirizzare i richiedenti all’ufficio CNA World presso il Patronato Epasa-Itaco di Viale Corassori 72 a Modena, riferimento Federica Federzoni | Tel. 059 7476786 | federzoni@mo.cna.it

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