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Il nuovo assetto degli incentivi secondo il piano “Transizione 4.0”

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Il disegno di Legge di Bilancio 2020 ha ridefinito la disciplina degli incentivi fiscali previsti dal Piano nazionale Impresa 4.0 con l’obiettivo di sostenere più efficacemente il processo di transizione digitale, R&S e innovazione tecnologica, ecosostenibilità ambientale e competenze connesse alle tecnologie abilitanti delle imprese.
I dati del Piano Impresa 4.0 sul 2017 hanno infatti rivelato che, a fronte di un valore complessivo degli investimenti in beni materiali e immateriali connessi a tecnologie 4.0, pari a circa 13,3 miliardi di euro, di cui 10 miliardi d’investimenti in beni materiali e 3,3 miliardi in beni immateriali, i principali beneficiari degli incentivi 4.0 sono state le medie e grandi imprese italiane con una quota pari al 64%.

Il disegno di Legge di Bilancio 2020 risulta dunque ispirato dagli obiettivi del Piano Transizione 4.0:

Di grande importanza anche il potenziamento della Nuova Sabatini: oltre a prevedere un rifinanziamento di 105 milioni di euro per il 2020 (540 milioni di euro complessivi per il periodo 2020-2025), vengono introdotte alcune significative novità, con un forte orientamento all’innovazione tecnologica, al supporto delle aree in ritardo di sviluppo e alla sostenibilità ambientale. Nello specifico, oltre alla conferma del contributo pari al 2,75% per acquisti “ordinari” di beni materiali e immateriali nuovi, viene mantenuta la maggiorazione del 30% per gli investimenti in beni strumentali “Impresa 4.0”, con un contributo che sale così al 3,575%. Vengono, inoltre, agevolate le micro, piccole e medie imprese che acquistano, anche in leasing finanziario, macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, a uso produttivo e a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Al sostegno degli investimenti ambientali è riservato il 25% delle risorse e la maggiorazione del contributo, anche in questo caso, è stabilita nella misura del 30% (contributo pari al 3,575%).

Al seguente link i dati e le infografiche del MISE: https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/Slide_transizione4-0.pdf

È importante considerare che solo a seguito dei decreti attuativi di cui siamo in attesa saranno definite le modalità di accesso alle agevolazioni.

Pertanto, vi aggiorneremo non appena saranno note ulteriori novità!

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