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Professionisti non ordinistici, CNA presenta le proposte al Governo

Professionisti non ordinistici, CNA presenta le proposte al Governo

Finalmente, per la prima volta dopo 10 anni dalla nascita della legge 4/2013, norma di riferimento per le professioni non ordinistiche, è stato avviato il confronto tra il ministero delle Imprese e il Made in Italy e le associazioni delle professioni non organizzate in ordini e collegi.

All’incontro con il sottosegretario Massimo Bitonci, erano presenti Fabio Massimo e Cristiana Alderighi, rispettivamente presidente e coordinatrice di CNA Professioni.

Durante l’incontro sono stati affrontati temi significativi come l’equo compenso, il monitoraggio, la pubblicità, la formazione, il valore degli attestati e delle certificazioni, l’aggiornamento dell’elenco delle associazioni professionali regolamentate dalla legge 4/2013.

Tra le necessità evidenziate da CNA Professioni, in primis quella di rafforzare la conoscenza e l’efficacia della legge 4/2013 nei confronti del mercato e del mondo politico e istituzionale. È stata, quindi, sottolineata la necessità di valorizzare adeguatamente le associazioni e le forme aggregative iscritte all’elenco del Mimit e di puntare alla semplificazione e al coordinamento delle procedure e forme per i riconoscimenti delle competenze, favorendo allineamento e dialogo tra regioni, Uni, Atlante delle Professioni.

L’incontro ha rappresentato l’occasione, inoltre, per ribadire la necessità di una attenta valutazione dei parametri dell’equo compenso.

Al termine dell’incontro, il sottosegretario ha annunciato la volontà di rendere strutturale, con cadenza trimestrale, il tavolo di confronto presso il Ministero con le associazioni aggregative di professionisti maggiormente rappresentative.

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