edilizia

Il futuro del settore edile è stato al centro di un convegno di rilevanza, recentemente organizzato dalla Cassa Edile locale. Tra i vari temi trattati, spicca la discussione sulla sperimentazione del Badge di Cantiere, introdotto un anno e mezzo fa. Presente anche il presidente regionale del mestiere dell’Edilizia è Riccardo Roccati: “Il convegno riflette chiaramente la necessità di affrontare le sfide imminenti nel settore edile. Il superbonus ha portato a un notevole impatto positivo, ma la sua imminente scomparsa e le prospettive di calo nel 2024 richiedono un approccio strategico. Inoltre, l’importanza di intercettare i fondi del Pnrr e investire in formazione e innovazione si presenta come chiave per plasmare un futuro prospero nel nostro settore”.

L’impatto del superbonus sul nostro territorio è stato notevole, con un aumento del 15% della massa salariale in un solo anno, ammontante a 70 milioni di euro, equivalente al valore registrato nel 2008, considerato l’anno d’oro dell’edilizia. Inoltre, si è assistito all’incremento di mille occupati. Tuttavia, il superbonus è una misura destinata a scomparire, e le prospettive per il 2024 indicano un calo nel settore edile.

Il presidente dell’ente locale, Fabrizio Ferrarini, sottolinea la necessità di un cambio di rotta: “Il tema vero sarà quanto saremo capaci di riuscire a intercettare i fondi del Pnrr nella nostra provincia. L’altro tema è la connessione con le transizioni, la transizione ecologica, di economia circolare e digitale.”

In questo scenario, si colloca la sperimentazione del Badge di Cantiere, un innovativo strumento introdotto nel maggio dello scorso anno e previsto nei cantieri pubblici con un valore superiore a 500mila euro. L’accordo, stipulato in prefettura, ha l’obiettivo di contrastare il lavoro nero e promuovere il rispetto delle norme di sicurezza. Finora, una quindicina di cantieri e altrettante aziende hanno adottato questo codice, visibile sul telefono del lavoratore, che indica se il suo contratto è adeguato e se è in regola dal punto di vista della formazione.

Salvatore Cosma, vicepresidente della Cassa Edile di Reggio Emilia, esprime il pensiero condiviso dal settore: “L’edilizia ha bisogno di programmazione per sviluppare il futuro. Si tratta di investimenti che partiranno dal Pnrr, ma gli investimenti devono includere anche la giusta formazione, perché un lavoratore formato sa lavorare sul cantiere e può evitare l’infortunio.” Inoltre, sottolinea l’importanza di investire nell’innovazione, “sui processi e sui prodotti, dalla progettazione al costruire, tramite materiali, tecniche e procedure nuove.”