Oggi a Reggio Emilia 137 colleghi provenienti dalla CNA di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza hanno partecipato a “Lezioni di CNA”, la formazione rivolta ai neoassunti della nostra Confederazione. Ha introdotto i lavori il Giuseppe Vivace, direttore della Fondazione ECIPA, che ha ripercorso le regole, i valori, le identità del sistema.

Voi avete il contatto diretto con gli imprenditori e le imprenditrici, gli artigiani e le artigiane. Siete il nostro volto. Avete un ruolo fondamentale.

Così è intervenuto il presidente di CNA Emilia-Romagna Paolo Cavini. Fondata nel 1946, CNA è più di una confederazione di imprese. È come una famiglia che sostiene, che non lascia mai nessuno da solo. In Emilia-Romagna, la CNA è presente. Presente con 10 sedi territoriali e 234 sedi operative. Una rete che impiega oltre 2.500 persone, che rappresenta più di 150.000 soggetti. Una rete che dà vita a una comunità di oltre 700.000 persone.

Perché la CNA è più di un’organizzazione. È il cuore pulsante delle nostre imprese, dei nostri sogni, delle nostre ambizioni. La forza della CNA è proprio nel mettere in primo piano il fattore umano. Non si tratta solo di erogare servizi, ma ogni mattina dovremmo essere orgogliosi perché stiamo dando una mano alla colonna portante del nostro Paese: le piccole e medie imprese.

Diego Benatti, Segretario di CNA Emilia-Romagna, ha tracciato il quadro economico e organizzativo del territorio e della CNA Emilia-Romagna. Qual è l’articolazione regionale di Cna? E quale la strategia per ostruire un’associazione sempre più autorevole, rafforzando la presenza e la stabilità di CNA Emilia-Romagna?

Il Regionale deve essere il luogo di condivisione delle conoscenze e delle buone prassi dei territori e driver dell’innovazione. Deve rappresentare una forza aggregatrice delle energie territoriali per massimizzare le economie di scala del sistema CNA. Il territorio rimane il luogo centrale, ma la sfida che dobbiamo cogliere è quella di lavorare insieme!

Formazione Reggio Emilia Diego Benatti

Da Roma è intervenuto Fabio Bezzi, Direttore della Divisione Sindacale e Associativa di CNA Nazionale, che ha raccontato come CNA è un sistema articolato e complesso, caratterizzato da diversi livelli di intervento e specializzazione.

Uno dei pilastri fondamentali di questa struttura è rappresentato dai mestieri, che fungono da specializzazione per le singole esigenze lavorative e professionali rappresentate dall’associazione.

Recentemente, la CNA ha posto un’enfasi particolare sulla gestione dei dati, considerandoli un asset strategico di primaria importanza. Un’importante scelta strategica è stata quella di integrare e consolidare le diverse banche dati esistenti, riconoscendone l’importanza cruciale per le attività della Confederazione.

Attualmente, la CNA conta su 47 mestieri distinti, ognuno dei quali rappresenta una specifica nicchia di attività e professioni. Tuttavia, si riconosce che il mercato associativo non dispone ancora di un sistema in grado di fornire un supporto adeguato a così tante specializzazioni.

Nicola Tosi, Direttore della Divisione Organizzazione e Finanza di CNA Nazionale, con un interessante quadro attuale dell’organizzazione e l’agenda di lavoro per i prossimi mesi, evidenziando i temi più importanti per l’azione dell’Associazione, come l’avvio d’impresa e i giovani, le nuove professionalità, l’Intelligenza Artificiale e il patrimonio di dati a disposizione del Sistema CNA.

Marco Capozi, responsabile dipartimento Relazioni Istituzionali e Affari Legislativi di CNA Nazionale, ha spiegato ai neoassunti come si costruisce una attività di rappresentanza e quali risultati abbiamo raggiunto con queste attività nel corso di questi anni.

CNA è più che un’associazione di interesse o di pressione; è piuttosto una forza sociale il cui impatto si estende a beneficio di tutti, anche di coloro che non sono affiliati. La rappresentanza, ha sottolineato Capozi, svolge un ruolo cruciale nel facilitare il dialogo tra le imprese e i decisori politici.

Il cuore dell’azione della CNA consiste nel confrontarsi e nell’ascoltare una vasta gamma di interessi, talvolta contrapposti. Allo stesso tempo, è essenziale trasmettere ai decisori politici le istanze e le richieste provenienti dal mondo imprenditoriale. La CNA, ha enfatizzato Capozi, si impegna attivamente anche nell’armonizzare le diverse istanze, interessi, strumenti e risorse disponibili, al fine di promuovere il benessere generale e la prosperità economica.

Ha concluso la giornata il Direttore della Fondazione ECIPA, Giuseppe Vivace, che ha ripercorso la storia della CNA, dalla sua fondazione negli anni ’50 ad oggi, evidenziando la forza competitiva dell’Associazione, fatta di servizi, consulenze, competenze ma soprattutto di persone. “Cna è una forza sociale complessa. E, soprattutto, a contatto con il territorio: abbiamo 1000 sedi in tutta Italia. Praticamente, in ogni comune più importante c’è una sede di Cna”.