Anche se in legge di Bilancio ci sarà una proroga al 2024 del Superbonus al 110% per i condomini che sono arrivati a uno stato di avanzamento dei lavori del 60% , come sta ipotizzando il governo, si bloccherà comunque la metà dei cantieri avviati, fermi al 50%. Si tratta di oltre 10mila edifici. A rivelarlo è l’Osservatorio della nostra Confederazione sui bonus edilizi.

“Ci attendiamo un calo im­portantissimo nel prossimo futuro nel nostro settore – commenta il presidente di CNA Costruzioni Emilia-Romagna Riccardo Roccati – ma anche che il Governo faccia qualcosa. Si tenga conto che nelle costru­zioni il 97% delle imprese ha in media 2.6 dipendenti, dunque stiamo par­lando di imprese artigiane, so­no poche quelle medio-gran­di”.

È opportuno, quindi, che quanto prima si diano certezze agli operatori del settore e ai cittadini, soprattutto, come ha sottolineato CNA, per i lavori nei condomini per i quali si rende particolarmente urgente una proroga di almeno 3 mesi (fino al 31 marzo 2024) senza paletti troppo stringenti, in ordine allo stato avanzamento lavori, sulla platea dei cantieri ammessi.

“In ltalia ci sono 34 milioni case e un milione e 200 mila condomini. Un patri­monio vetusto, che ha biso­gno di essere riqualificato a livel­lo sismico ed energetico – continua il presidente di CNA Costruzioni Emilia-Romagna – I bo­nus hanno interessato finora però solo 300 mila case e 40mi­la condomini. C’è dunque un gran bisogno di provvedimenti in questo campo. Ma il superbonus è stato definito dal Governo senza nemmeno sapere quali uscite questo avrebbe comportato e senza eseguire controlli preli­minari. Il blocco delle cessioni dei crediti d’imposta ha già portato a tanti cantieri abban­donati, migliaia nella nostra regione. Le promesse del Gover­no, le continue deroghe, han­no convinto molte aziende ad andare avanti comunque con fiducia ma a questo punto am­plificando solo la loro esposi­zione finanziaria e i loro pro­blemi. Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe finita cosi?”.