Una comunicazione ufficiale alle Regioni, completa di linee guida dettagliate, da parte del Commissario per la ricostruzione post-alluvione, il Generale Francesco Paolo Figliuolo, ha aperto la strada ai finanziamenti per i lavori di emergenza.

Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha ribadito con forza l’importanza di destinare il miliardo di euro inutilizzato per la ricostruzione. Una richiesta che è stata avanzata anche questa mattina a Bologna, nel corso del tavolo del “Patto per il lavoro e per il clima” alla presenza del Commissario Figliuolo. Presenti anche i rappresentanti di CNA Emilia-Romagna: il Presidente Paolo Cavini e il Segretario Diego Benatti.

«Abbiamo concluso l’incontro dedicato al “Patto per il lavoro e il clima”. Ed è stato subito evidente – spiega il presidente di CNA Emilia-Romagna Cavini – l’ottimo lavoro e la sinergia tra Regione e Struttura commissariale per la ricostruzione post alluvione. Sono chiari i prossimi passi per quanto riguarda le risorse a disposizione degli enti pubblici e le relative tempistiche. Non è così, però, per il mondo delle piccole e medie imprese. E per questo abbiamo ribadito, invece, che sono necessari tempi veloci, regole chiare e una documentazione agevole. Chiediamo, quindi, che siano delineati con urgenza dei protocolli rapidi e sicuri perché gli imprenditori e le imprenditrici, che hanno dimostrato una resilienza straordinaria, possano ottenere i ristori».

Le istruzioni per l’accesso ai fondi per gli enti pubblici. Il Commissario Figliuolo ha spiegato le istruzioni operative che dovranno essere seguite per accedere ai finanziamenti che sono previsti nell’ordinanza, firmata lo scorso venerdì, che garantirà il rimborso immediato dei lavori urgenti già avviati da comuni e altri esecutori pubblici, con un valore complessivo di 289 milioni di euro. Un impegno enorme, quello di Regione e Struttura commissariale, per fare fronte agli ingenti danni che l’alluvione ha causato e alle sue conseguenze che si sono diramate, in modo più o meno diretto, in ogni settore. I fondi messi a disposizione nell’Ordinanza, infatti, ammontano a 860 milioni di euro complessivi 289 milioni per Comuni, Consorzi e Enti attuatori che hanno già aperto i 2.500 cantieri in somma urgenza anticipando i soldi, 448 milioni per interventi di messa in sicurezza nel 2023 e 123 per interventi programmati per il 2024.

Protocolli certi per i ristori delle Pmi. Solo successivamente, si affronteranno le valutazioni dei danni subiti da privati e aziende, seguite dalla richiesta al Governo di risorse per ristorare al 100% le perdite. È necessario, però che sia prevista al più presto una linea di intervento chiara e decisa per l’assegnazione dei ristori al mondo delle Pmi. I cui ritmi non sono come quelli delle istituzioni, ma sono dettati dalle regole di mercato e le imprese chiedono di potere tornare in campo grazie ai ristori. Ma come richiederli? Entro quando? Con che documentazione? Sono tutti aspetti che devono essere decisi e resi pubblici al più presto.