Ammortizzatori sociali, ricognizione sulle perdite economiche del sistema, accelerazione delle liquidazioni dei contributi a saldo sui progetti del 2019 e acconti sull’attività 2020, tempi delle presentazioni di rendicontazioni: annunciati i primi strumenti messi in atto

Quale impatto economico e gestionale l’emergenza Coronavirus ha avuto e avrà sul settore dello spettacolo e della cultura più in generale? Quali misure e strumenti la Regione Emilia-Romagna sta mettendo in campo e studiando per sostenere un settore economico, quello legato allo spettacolo, che in Emilia-Romagna occupa quasi 12 mila persone ed è centro nevralgico di fruizione e produzione, oltre che di aggregazione e coesione sociale?

Sono i temi su cui si è sviluppato, mercoledì 11 marzo presso la sede della Regione Emilia-Romagna, un primo confronto promosso dall’Assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, con le associazioni della cultura e i rappresentanti di categoria. CNA Emilia Romagna era presente con la rappresentanza del settore Cinema e Audiovisivo e il Coordinatore regionale Ivan Olgiati.

La Regione ha iniziato a lavorare sulla parte cui può intervenire immediatamente, moratoria mutui, proroga pagamenti per imposte, tasse, contributi ed è stata intrapresa da subito una misura per i prestiti alle imprese a tasso zero con durata di 36 mesi, ed ha annunciato inoltre che proporrà al Ministero per i Beni e le Attività culturali e alle altre Regioni la ricognizione delle perdite economiche del sistema, con metodologie il più possibile omogenee e condivise, rendendo disponibile un apposito questionario online. Verranno accelerate le liquidazioni dei contributi a saldo sui progetti del 2019 e gli acconti sull’attività 2020, nei bandi per cui è possibile. E per far ciò, oltre che per rivedere i tempi delle presentazioni di rendicontazioni, si sta predisponendo in queste ore una delibera della Giunta regionale. Verranno inoltre adeguate le regole di finanziamento regionale per evitare un calo dei contributi a fronte delle chiusure o riduzioni di attività.
Si sta quindi lavorando per prevedere risorse e azioni di rilancio del sistema, al termine dell’emergenza, anche in coordinamento con le iniziative adottate nel campo della promozione turistica.

CNA Cinema e Audiovisivo dell’Emilia-Romagna ha elaborato una serie di proposte che nelle ore immediatamente successive al confronto ha fatto pervenire alla Regione.

La CNA ad oggi rappresenta in regione circa il 40% delle imprese afferenti al cinema e all’audiovisivo riconducibili al codice ateco J59 (società di produzione/post-produzione/distribuzione/aziende tecniche/esercizio), tuttavia considerato che la rappresentanza di CNA si estende all’intera filiera, le imprese coinvolte sono decisamente di più.

A seguito di una indagine rivolta alle imprese della filiera del Cinema e dell’Audiovisivo associate alla CNA in Emilia-Romagna emerge che:

  • La parte industriale della filiera (produzione, distribuzione e post produzione) vive in questo momento un pesantissimo problema legato al blocco dei set e di conseguenza, anche, la futura mancanza di prodotto. I produttori che avevano in programma l’avvio delle riprese ma anche quelli che erano in fase di sviluppo e preparazione si sono sostanzialmente bloccati soprattutto per la gestione delle risorse umane (attori, dipendenti, troupe). Le riprese infatti, che prevedono contatti stretti tra attori e personale impiegato sul set, non sono infatti compatibili con le disposizioni sanitarie in merito alla distanza tra individui e con le disposizioni vigenti sulla sicurezza sul luogo di lavoro. Se non si producono nuovi prodotti cine-audiovisivi inoltre si interrompe la catena di circolazione finanziaria all’interno della filiera stessa, impattando di fatto anche sui fornitori e sulle imprese di post produzione e di servizi
  • Per quanto riguarda la parte dell’esercizio e della promozione, il decreto prevede la chiusura di tutte le sale fino al 3 aprile (procrastinabile fino al termine dell’emergenza e iniziato ancora prima nella nostra regione che nell’intero paese) e la sospensione di tutti gli eventi sia su spazi all’aperto che al chiuso. I gestori delle sale, così come quelli di festival in questo periodo stavano pianificando il calendario delle attività e programmando gli appuntamenti della primavera estate, particolarmente importanti per l’intero territorio
  • Da sottolineare anche un’attenzione particolare per i liberi professionisti cosiddetti non ordinistici in termini di welfare e di sviluppo che troppo spesso dimentichiamo anche solo di citare, nonostante l’importanza crescente, anche in questo ambito in termini di professionalità, competenze, impatto economico

E’ ovvio che gli interventi di sostegno alla liquidità, di sospensione di mutui, prestiti e tributi o di accelerazione ed efficientamento della legge cinema nazionale spettano al piano governativo, con il quale CNA Cinema e Audiovisivo è in stretto contatto attraverso la sede nazionale della CNA; tuttavia riteniamo che anche sul fronte regionale possano essere attivate misure urgenti.

Emergenza sanitaria: le richieste di CNA Emilia Romagna per misure di breve periodo.

  • Rafforzamento cassa integrazione in deroga
  • Credito: fondo di garanzia ad hoc considerata la natura e la specificità del settore e la difficoltà da parte del sistema bancario a fornire credito a causa della mancanza di garanzie sufficienti (occorre un ragionamento nella nostra Regione, considerato il valore dato all’economia arancione e l’esistenza di un ClustER regionale dedicato a questo)
  • Blocco e/o rinvio delle procedure esecutive per recupero crediti nei confronti delle imprese del settore
  • Sospensione dei tributi regionali
  • Blocco degli sfratti relativi ai contratti di locazione dei luoghi dello spettacolo
  • Proroga scadenza rendicontazione (12 mesi) e rinvio bandi legati al settore siano essi settore Cultura che Film Commission (compresi festival)
  • Costituzione di un tavolo di confronto sulla ri-pianificazione delle rassegne e dei festival per il loro riposizionamento all’interno delle manifestazioni 2020

Emergenza sanitaria: le richieste di CNA Emilia Romagna per lo sviluppo della filiera e per gli investimenti per il futuro.

  • Progetto di sviluppo complessivo sia in termini di marketing territoriale, sia in termini di ricostruzione di un clima di fiducia:
    – Marketing territoriale: con la fine dell’emergenza sarà importante sia investire in una forte campagna di attrazione di aziende di produzione che vengano da fuori regione (sia italiane sia straniere), sia incrementare finanziamenti per produzione e programmazione (aumento della dotazione del Fondo audiovisivo in generale)
    – Campagna di sostegno alla presenza nelle sale cinematografiche
  • Strategie per l’allungamento della stagione delle sale cinematografiche attraverso anche strumenti di recupero della fiducia del pubblico, in contrasto con la paura che rimarrà negli animi di tutti: ad esempio creazione di un bonus cultura per tutti i nuclei familiari da spendere nel periodo estivo per la partecipazione a concerti, spettacoli dal vivo e spettacoli cinematografici. La ripresa dovrebbe essere sostenuta anche da campagne di comunicazione e incentivi alla multiprogrammazione (nel momento di ritorno alla normalità si verificherà un sovraffollamento di prodotto per le mancate uscite di questo periodo)
  • Potenziamento di bandi specifici per investimenti in innovazione tecnologica e strumentazioni specifici per il cinema e audiovisivo (questo in aggiunta agli incentivi per l’innovazione che ricade
    nell’ambito dei fondi strutturali): telecamere; materiali tecnologici per la sala e industrie tecniche
  • Attenzione nei confronti del mondo della libera professione in termini di welfare e di sviluppo