Il sostegno alla partecipazione nei piccoli mercati ma anche alle fiere nazionali ed internazionali, la possibilità per gli autori emiliano-romagnoli di vedere i propri libri tradotti nelle vetrine all’estero. E poi più innovazione, con l’introduzione dei supporti digitali; la qualificazione delle imprese, attraverso l’alta formazione, in particolare per quelle piccole e medie. Infine, il sostegno alla filiera editoriale con la promozione sia dello sviluppo di reti di aziende sia dell’integrazione con quelle di altri settori culturali.

Sono i punti principali della nuova Legge regionale a sostegno dell’editoria del libro, condivisa le associazioni di settore. Il progetto di legge della Giunta è stato approvato oggi in Assemblea legislativa.

 

La Legge: una scheda

Promozione, rafforzamento, innovazione e sviluppo del settore dell’editoria del libro, oltre all’internazionalizzazione della produzione.

Sono le principali azioni previste dalla nuova Legge regionale, tra cui emerge il favorire la crescita e la qualificazione delle imprese, con particolare attenzione per quelle piccole e medie, ma anche lo stimolo alla creazione di nuove attività, promuovendo capacità imprenditoriali e occupazione.

Altri aspetti importanti sono quelli di favorire processi di integrazione, anche con imprese di altri settori culturali, quindi il sostegno agli investimenti per l’innovazione, con particolare riferimento alla sostenibilità dei processi e alle nuove tecnologie.

Inoltre, la Legge intende favorire la valorizzazione e l’internazionalizzazione dell’editoria regionale del libro, sostenendo l’organizzazione e la partecipazione degli operatori a manifestazioni fieristiche nazionali e internazionali, oltre che iniziative di comunicazione e promozione. Tra le finalità anche la promozione all’estero della produzione editoriale degli autori regionali e delle opere che abbiano come oggetto la storia e la cultura dell’Emilia-Romagna, in particolare contribuendo alla pubblicazione in lingua straniera.

Sono infine previsti dalla Legge interventi a favore di case editrici, con sede legale o operativa nel territorio regionale, per internazionalizzazione e promozione all’estero. Gli interventi potranno essere realizzati dalla Regione in modo diretto, (organizzazione di eventi, sviluppo e acquisizione di sistemi informativi, assistenza tecnica, studi e ricerche) o attraverso accordi con altri soggetti pubblici e privati.

Questa legge si affianca quella che già supporta l’editoria dell’informazione, cioè la legge regionale n.11 del 2017 per il sostegno all’editoria locale.

 

I dati del settore

L’editoria del libro è la seconda industria culturale italiana nel 2019 per fatturato.

Il settore presenta in Emilia-Romagna un quadro particolarmente ampio e variegato dal punto di vista sia della produzione che della fruizione, con un numero di imprese e tassi di offerta e domanda superiori alla media nazionale, che generano importanti ricadute sull’occupazione lungo l’intera filiera produttiva.

In Emilia-Romagna sono presenti 169 case editrici, pari al 9,5% del totale nazionale, con una produzione di 7.137 titoli (8,3% sul totale) e di 13.422.000 copie stampate e distribuite (7 % sul totale). Anche la domanda di lettura registra in regione tassi più alti della media nazionale: la percentuale di lettori si attesta al 46,7%, rispetto a una media nazionale del 40,0 %, con una percentuale di lettori ‘forti’ (12 titoli letti o più) del 16,3 % sul totale dei lettori.

Significative appaiono anche le specializzazioni di genere dell’editoria regionale, che manifestano le vocazioni d’eccellenza del territorio: l’editoria scolastica, professionale e universitaria; la saggistica, la poesia, la letteratura, i gialli e il noir; l’editoria per ragazzi, l’illustrazione, il fumetto e
il fantasy; l’editoria religiosa. Rilevante è anche l’attività editoriale focalizzata sulla storia e sulla cultura, nelle sue diverse componenti, dell’Emilia-Romagna, che vede attivi, accanto alle imprese editoriali propriamente dette, anche gli enti locali, le fondazioni bancarie e i soggetti del Terzo settore.