Alleanza, condivisione, formazione, linguaggio, trasversalità e mentoring. Ecco alcune delle parole chiave emerse durante il dialogo tra CNA Impresa Donna Emilia-Romagna, la Regione e le imprenditrici. Diritti e parità nel mondo del lavoro, impegno per una buona occupazione, valorizzazione delle politiche per la formazione professionale e l’istruzione: ecco i punti su cui lavorare nel presente per costruire un nuovo futuro. “Abbiamo il compito di essere una forza sociale e siamo al fianco delle istituzioni per un cambiamento. Purtroppo non siamo vicini all’obiettivo della parità di genere, ancora, ma dobbiamo costantemente impegnarci per i diritti delle donne a 360 gradi e promuove l’imprenditoria femminile”, ha commentato il presidente di CNA Emilia-Romagna Paolo Cavini.

“Realizzare una società realmente paritaria è impegno strategico della nostra Regione -ha commentato l’assessora regionale alle Pari opportunità Barbara Lori-, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Il nostro impegno è consolidare la rete dei servizi, rafforzare gli investimenti in istruzione e formazione professionale e soprattutto promuovere e sostenere un’occupazione di qualità e l’imprenditorialità femminile: il protagonismo femminile è leva per uno sviluppo complessivo e per una modernizzazione della società. Ecco perché, oltre alle tante iniziative messe in campo, in primis il Fondo dedicato all’imprenditoria, contiamo di riuscire ad aprire nuove opportunità nell’ambito della programmazione dei Fondi europei. Le parole chiave, però, rimangono: cambiamento culturale, collaborazione e visione, concetti che come Regione, insieme alle istituzioni e alle varie realtà del territorio, possiamo rendere una realtà consolidata”

CNA, allo stesso modo, è fermamente convinta della necessità di promuovere, a livello europeo come a livello nazionale, politiche atte a creare le condizioni di parità tra uomo e donna nel mondo del lavoro e della società civile. La Presidente CNA Impresa Donna Emilia-Romagna Paola Ligabue: “Le imprenditrici e le professioniste sono al centro dell’attenzione di CNA Impresa Donna Emilia-Romagna, organo di rappresentanza che raggruppa circa 20.000 donne che fanno impresa e sviluppano lavoro autonomo nel territorio della nostra regione. La costante presenza nei tavoli istituzionali – dal territorio, alla Regione, fino al livello nazionale ed europeo – ci consente di identificare e di comunicare i loro bisogni e il loro valore economico e sociale”.

A livello regionale sono molte le politiche e le iniziative che cercano di favorire questo processo, a ricordarlo Federico A. Amico presidente della Commissione per la parità e i diritti delle persone della Regione Emilia-Romagna e Mirella Dalfiume, consigliera regionale e componente della Commissione. A concludere l’incontro la testimonianza di due imprenditrici che hanno partecipato ai bandi di supporto e promozione dell’imprenditoria femminile: Raffaella Mambelli del caseificio Mambelli e Sabrina Betti, della carrozzeria Betti.

“Questioni di un certo genere” è stata l’occasione di dialogo tra la Confederazione, le istituzioni e il mondo delle imprenditrici, così da coltivare una visione plurale e una crescita imprenditoriale che passa attraverso la contaminazione del pensiero e dei punti di vista.