Turismo

Superare il 16% del Pil entro il 2030 facendo del turismo la prima industria sul territorio per valore economico e posizionare l’Emilia-Romagna come regione turistica leader in Italia. Questo l’obiettivo presentato dalla Regione a Riccione nella giornata di lavori della conferenza “#Turismo Emilia-Romagna, destinazione futuro”.

Tra gli obiettivi annunciati durante la conferenza, arrivare entro i prossimi anni a 65 milioni di presenze con il 35% da paesi esteri. Quelle registrate tra gennaio e settembre 2023 sfiorano già il 28% delle presenze totali e segnano una variazione positiva, +12,5%, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tra i temi affrontati l’importanza della collaborazione pubblico-privato, la riqualificazione delle strutture alberghiere, e gli investimenti nella promozione del territorio.

Turismo Paolo Cavini

Turismo Esperienziale e Nuovi Percorsi

Paolo Cavini, presidente di CNA Emilia-Romagna, ha sottolineato l’importanza unire le forze di privato e pubblico per dare voce all’autenticità dei nostri territori, solo così sapremo attrarre non solo turismo ma anche turismo di qualità: “Nel nostro percorso verso un settore turistico sempre più ricco e appagante, bisogna mettere in evidenza i sapori, gli odori e i percorsi unici delle nostre comunità. Non si tratta solo di offrire un semplice viaggio, ma di fornire un’immersione autentica nelle ricchezze culturali e sensoriali che le nostre terre hanno da offrire. Inoltre bisogna tenere conto del fatto che in un mondo digitalizzato dove i turisti cercano l’offerta che soddisfi pienamente i propri desideri c’è grande richiesta di turismo slow, di attività outdoor, di vacanze personalizzate. Attenzione: l’accoglienza extralberghiera è fondamentale e occorre investire per un modello di sviluppo imprenditoriale sano, occorre formazione e incentivi per dare forza a un’offerta oggi scarna e per cui, invece, c’è richiesta. Non solo, ma va affrontata al più presto anche la questione delle concessioni delle spiagge italiane che è particolarmente difficile perché per tanti anni si è guadagnato tempo ma alle nostre imprese serve serenità e certezza per poter investire, è fondamentale che il governo se ne occupi”.

“Abbiamo la forza per far diventare il turismo il principale asset economico dell’Emilia-Romagna- affermano il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini-, grazie alla vitalità delle imprese turistiche e alla strategia pubblico-privato che in questi anni hanno permesso di spingere la nostra regione sui mercati nazionale e straniero. Entro il 2030 l’industria turistica può superare il 16% del pil regionale e posizionare l’intero territorio ai vertici dell’attrattività nel Paese. Abbiamo retto l’impatto delle restrizioni Covid e dell’alluvione con numeri che, nei primi nove mesi dell’anno, sono positivi sia per le presenze che per gli arrivi turistici. Grazie alla tenacia degli imprenditori e agli investimenti regionali sulla promozione del territorio, la riqualificazione delle strutture alberghiere con più del raddoppio della dotazione che arriverà a 45 milioni di euro, il rifacimento dei waterfront finanziati con 32 milioni di euro”.

“La cura e la diversificazione dell’offerta turistica promosse in questi anni- aggiungono presidente e assessore- dimostrano che la strada è giusta e che occorre proseguire. Motor Valley, Food Valley, cui si aggiungerà presto la Music Valley, i borghi, i cammini, il circuito dei castelli sono prodotti ormai riconosciuti e apprezzati da numeri sempre più importanti di turisti. Solo la Sport Valley, i grandi eventi internazionali che abbiamo portato in regione, 81 nel 2023, hanno generato un indotto pari a 150 milioni di euro. Per ogni euro investito ne sono tornati sul territorio 18″.