Gruppo formazione

Si è svolto oggi, al Savoia hotel di Bologna, l’incontro Lezioni di CNA, una giornata di formazione dedicata ai neoassunti e alle neoassunte.

400 persone assunte in due anni

Sono 140 i nuovi colleghi e le nuove colleghe che sono entrati a fare parte del sistema Cna di Bologna, Ferrara, Emilia-Romagna e Cna Formazione.

Sono, invece, 400 le persone assunte in due anni sull’intero territorio nazionale. Mentre il totale di chi lavora e sostiene il sistema Cna è di 7000: un numero importante che dà l’idea della complessità e della ricchezza della Confederazione.

Un sistema complesso

Ha avviato i lavori il Presidente di CNA Emilia-Romagna Paolo Cavini, che ha sottolineato l’importanza di condividere questo momento per sentirsi sempre più una vera e propria comunità, in primis tra colleghi che affrontano le stesse esperienze, seppur in territori diversi, ma anche con tutti gli imprenditori e artigiani che l’Associazione rappresenta.

“Se aiutiamo le imprese, queste diventeranno sempre più forti e con esse cresceranno anche i territori e l’intero Paese. Dobbiamo essere orgogliosi di fare parte di questa grande famiglia che è la CNA”.

Cavini formazione

Le politiche per lo sviluppo associativo e il ruolo delle attività di mestiere

“Cna è una grande comunità e i neoassunti e le neoassunte sono la prima porta di accesso per i nostri imprenditori e imprenditrici nella Confederazione – ha detto Fabio Bezzi, Direttore della divisione Sindacale e Associativa di Cna Nazionale – Sono proprio i neoassunti a essere protagonisti del sistema: sono coloro che devono entrare in contatto e capire quali sono i bisogni delle imprenditrici, degli artigiani e delle libere professioniste e professionisti.

Il sistema non lascia da soli: è questa la nostra forza!”

Il Direttore di Cna Nazionale ha anche illustrato le politiche per lo sviluppo associativo e il ruolo delle attività di mestiere, fornendo anche strumenti e suggestioni utili per l’attività dei nuovi colleghi con l’obiettivo di imparare a creare relazioni di valore, sottolineando l’importanza di tornare a parlare direttamente con gli associati e trovare e promuovere nuove opportunità per rafforzare i legami.

Bezzi mestieri

Il quadro economico e organizzativo del territorio e di CNA in Emilia-Romagna

Diego Benatti, Segretario di CNA Emilia-Romagna, ha tracciato il quadro economico e organizzativo del territorio e della CNA Emilia-Romagna. Qual è l’articolazione regionale di Cna? E quale la strategia per ostruire un’associazione sempre più autorevole, rafforzando la presenza e la stabilità di CNA Emilia-Romagna?

“Il Regionale deve essere il luogo di condivisione delle conoscenze e delle buone prassi dei territori e driver dell’innovazione. Deve rappresentare una forza aggregatrice delle energie territoriali per massimizzare le economie di scala del sistema CNA. Il territorio rimane il luogo centrale, ma la sfida che dobbiamo cogliere è quella di lavorare insieme!”.

Benatti formazione

Il quadro attuale e gli obiettivi futuri

Nicola Tosi, Direttore della divisione Organizzazione e finanza di Cna nazionale, ha tracciato il quadro attuale della Confederazione e delineato gli obiettivi futuri. Le evoluzioni delle associazioni imprenditoriali sono andate di pari passo ai cambiamenti sociali. Ora siamo in una nuova fase storica, in cui l’intelligenza artificiale generativa ha imposto una svolta e un’opportunità che è necessario sfruttare. E anche Cna traccia la sua agenda tenendo conto dei cambiamenti: le scelte strategiche vanno nella direzione di attrarre i giovani, potenziare le competenze e la formazione, puntare sull’innovazione e l’IA.

Nicola Tosi

Le politiche pubbliche e il ruolo di Cna

Giovine

Claudio Giovine, Direttore della divisione Economica e del Lavoro di Cna Nazionale, in collegamento da Roma ci ha raccontato come funzionano le politiche e l’azione di rappresentanza di Cna. Gli interlocutori della Confederazione sono le istituzioni a livello europeo, a livello nazionale, regionale e territoriale. Ma non solo: anche i partiti politici, gli enti, le altre associazioni e i sindacati. Qual è il percorso necessario per un’azione di rappresentanza? Le radici partono proprio dai territori, dalle persone che tutti i giorni lavorano e sono a contatto con le imprenditrici e gli imprenditori.

Anche la comunicazione ha un ruolo centrale: un’attività necessaria e che richiede uno sviluppo concertato con le strutture territoriali e regionali. Solo con una comunicazione efficace ed empatica è possibile rafforzare e mantenere le relazioni sia con le istituzioni e gli imprenditori, che con la società intera.

Come funzionano l’attività di rappresentanza e di lobby con le istituzioni

Chi siamo? Siamo un’associazione di interesse o di pressione? Chi beneficia dall’azione di Cna? Ne ha parlato Marco Capozi, Responsabile Relazioni istituzionali e Affari legislativi di Cna Nazionale:

“La nostra Confederazione è, più propriamente, una forza sociale: ha un ruolo e un’attività i cui benefici vanno a favore di tutti, anche di chi non è associato. La rappresentanza è la cerniera tra le imprese e i decisori”.

Significa da una parte bisogna confrontarsi e ascoltare gli interessi, a volte anche contrapposti, dall’altra parte è necessario portare al “decisore” le istanze e le richieste. Cna è una una Confederazione che si fa carico anche della complementarietà delle istanze, degli interessi, degli strumenti e delle risorse.

Capozi cna formazione

La storia, l’organizzazione, il sistema, i valori e le prospettive

Ha concluso la giornata il Direttore della Fondazione ECIPA, Giuseppe Vivace, che ha ripercorso la storia della CNA, dalla sua fondazione negli anni ’50 ad oggi, evidenziando la forza competitiva dell’Associazione, fatta di servizi, consulenze, competenze ma soprattutto di persone. “Cna è una forza sociale complessa. E, soprattutto, a contatto con il territorio: abbiamo 1000 sedi in tutta Italia. Praticamente, in ogni comune più importante c’è una sede di Cna”.

È questo il senso della giornata di formazione: sentirsi una squadra e imparare a agire come tale.